Gualtiero Dall’Osto, Parto, 2020, vernice acrilica e colori a rilievo su cartapesta e resina,
120x85x65 cm, Venezia
“…questo mondo attuale ci vuole tutti realizzati a una superficialità televisiva, in relazioni sociali finalizzate al consumo e in balìa di un vuoto che cerchiamo di riempire con i soldi, popolarità, cibo, sesso. Viviamo unilateralmente sbilanciati verso il mondo della tecnica, della ragione, del materialismo, lasciando scoperte aree della nostra personalità arcaiche, misteriose, profonde, magiche e inconscie…
…dentro di noi siamo un Pantheon di divinità… Non lasciamoci omologare a senso unico, specialmente in un’unica direzione di banalità… Ritroviamo la capacità di sintonizzarci con le nostre emozioni più profonde… Smettendo di renderle a tutti i costi consone alle convenienze sociali e alle aspettative degli altri…”